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Con trenta miliardi sono stati ricostruiti paesi che oggi sono abbandonati. E nelle casse dei Comuni ci sono ancora 200 milioni
Luca Fazzo – Lun, 19/01/2015 – 21:36
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È finita. Ci sono voluti trentacinque anni, ma la ricostruzione dell’Irpinia è finita. Questa è la notizia buona. Quella cattiva è che hanno ricostruito troppo. Ciò che serviva e ciò che non serviva. I soldi della ricostruzione hanno asfissiato una regione. Lo si vede a occhio nudo, addentrandosi sotto il sole terso di gennaio lungo la Statale 7, che da Avellino penetra nei Picentini e sbuca nella valle dove il terremoto seminò la morte. Continua a leggere